30 agosto 2008

Qualsiasi opera di un uomo è sempre un suo ritratto

Soggetto inquisito: Fur: un ritratto immaginario di Diane Arbus, di Steven Shainberg






Con questo film entriamo nella sfera più intima della natura umana: quella dei Segreti.
E non chiedetevi cosa io intendo con questa parola... chiedetevi piuttosto cosa fa pensare a voi, nel vostro intimo.

Ho sempre pensato che la Kidman dia il meglio di sé quando interpreta personaggi ambigui, psicolabili, strani.
E, dal mio punto di vista, non le si poteva trovare personaggio più adatto di Diane Arbus... questa fotografa dedita al voyeurismo, attratta dai freak nell'America pre-sessantottina, morta suicida.

Ok, chi sta scrivendo è una fanatica di arte, che si divora i romanzi e i film a sfondo artistico come una ragazzina infoiata si divorerebbe le foto di Bill Kaulitz.
Ok, non è una vera e propria biografia, è tutto molto romanzato e rimaneggiato, e di conseguenza più "godibile".
Ok, sotto tutto quel pelo alla fine si scopre che c'è Robert Downey jr (come se non ne fossi stata ben consapevole nel momento in cui ho affittato il film)... che anche quando non è rasato ha il potere di sconquassare i miei ormoni con uno sguardo, un gesto... e sorvoliamo sulla voce...!
Ok, tutto questo è vero... però... è bello.

È triste, morboso, romantico, profondo.
Ed è coinvolgente come pochi.




Sentenza: 9, ovvero una scoperta da brivido!

1 commento:

Anonimo ha detto...

Capperi! Ecco un film che ho sempre voluto vedere e, quando vado al videonoleggio, mi dimentico sempre di affittare!
...segnato sull'allarme del cellulare... se gli hai 9, allora merita di sicuro di essere guardato!

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