8 giugno 2009

RecenZione: A San Valentino, dillo con un piccone.

Soggetto inquisito: San Valentino di sangue 3D, di Patrick Lussier



Remake di My Bloody Valentine di nientepopodimeno che Quentin Tarantino.
Se ce lo avete presente o se avete una vita, è inutile che rileggiate la trama.
Sennò attenzione che contiene spoiler a manetta.

Nella cittadina di Harmony, dove tutti si stanno sulle palle e il cielo è sempre grigio o è notte, c'è un minatore pazzo.
Harry Warden è infatti l'unico sopravvissuto di un incidente in miniera causato dal protagonista di Supernatural.
Harry dopo un sacco di tempo in coma, si risveglia il giorno di San Valentino, sterminando prima tutto l'ospedale (danno in dotazione un piccone sotto il guanciale?!), e poi gli amici di quello di Supernatural che, mangiando pane e volpe, avevano organizzato una festa proprio nella miniera.

Sopravvivono in 3: quello di Supernatural, la sua fighissima fidanzata e il gay di Dawson's creek.
Il primo sparirà dalla circolazione, gli altri due si sposeranno. Incredibile.

Dieci anni dopo, quello di Supernatural ritorna, e con lui anche Harry Warden.
Solo che non è più Harry Warden.
Lui è morto, poveraccio.

Cioè, è facile mettersi una maschera antigas e andare a giro con un piccone a ammazzare la gente, non si deve essere per forza lui.
E insomma, tutti chiedono a sto ragazzino perchè è tornato.
Lui con mille tick, fischietta scansando col piede il piccone.
Non occorre scomodare Jessica Fletcher per scoprire chi è l'assassino a sto giro.

Ancora stragi, picconi, sangue, organi e apparati interni che volano come coriandoli.
Tutto per dire che la scamperanno solo i soliti tre, e c'è puzza di sequel.

Dunque, vorrebbe essere un film dell'orrore, gli piacerebbe tanto.
Ma non ci riesce.
Al massimo provoca il vomito, ti fa specie ma la sana paura, quella no.
Da proprio fastidio invece, certe scene sono un flusso continuo di violenza gratuita oltre che telefonata.

Uno può andare al cinema spinto dalla curiosità del futuristico 3D, unico tocco di originalità che propone la pellicola, ma ne rimarrà comunque deluso.
O perlomeno, che il piccone non ti viene addosso davvero, si spera che tu lo presuma!

Come se non bastasse, se siete talponi da competizione come me, che senza occhiali non distinguete la lavatrice dalla nonna, gli occhialini per il 3D sopra i vostri vi procureranno un fastidioso cerchio in mezzo agli occhi.

10,50 euro di biglietto...avrete visto un film del cavolo, ma potrete sempre vantarvi con gli amici, di avere gli stessi occhiali di Arisa.
Che culo eh!?

Sentenza: 4 ovvero, se vi dicessi piuttosto con quei soldi di comprarvici la droga, sarei più educativa

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