28 giugno 2009

Non calpestare i Palmipedoni!

Soggetto inquisito: The Fountain - L'Albero della Vita, di Darren Aronofsky.




Amica da sola a casa. Serata DVD.
Lei: - Noleggia un film romanticoso. -
Io: - Ok! -

Questa è più o meno l'espressione che avevamo a fine film.





Allora c'è Hugh Jackman, no? Ha barba e capelli lunghi, porta l'armatura e ha lo sguardo da invasato. Prega davanti ad una croce e si prepara alla battaglia. Tre opzioni:
a) crociato;
b) conquistador;
c) PK di Ultima Online che si prepara allo scontro con la gilda nemica.
Io accendo prima la "a", poi noto che ha i baffetti alla sparviero: deve essere la "b". Avrei fatto meglio a scegliere la "c".
Insomma, è lì che si strugge sull'anello che Rachel Wiesz gli ha donato prima di partire, e un attimo dopo finisce trucidato su un altare Maya - Gibson docet.
Voi direte: rischi del mestiere.
Ok, proseguiamo.


Cambio di scena: sempre Hugh Jackman.
Stavolta né capelli né barba... cioè, niente di niente: pelato, glabro, liscio come il culetto di un bambino. È in pigiama e medita. Di fianco ad un albero. E parla da solo. Dentro una bolla.
Riepiloghiamo? No, meglio di no.

Altro cambio di scena: Hugh Jackmann (ma va?!).
Stavolta ha i capelli.
Fffiuuuu!

La moglie malata di cancro vuole fare una passeggiata sotto la neve con lui, ma lui vuole continuare a lavorare.
Buuu! Shtronzo!
Eh, no: è un medico e sta cercando la cura per la moglie.
Aaaaah! Ooooh...

A questo punto crederete di aver capito tutto.
Stolti!

Per farla breve (mica tanto): lei è malata, rassegnata e fissata col regno dei morti dei Maya che sta nella stella laggiù su nel cielo blu dipinto di blu in una bella nebulosa dalle mille bolle blu.
Lui vuole salvarla e quindi si sbatte giorno e notte in laboratorio, e poi perde anche la vera nuziale e si dispera. È a un passo dalla soluzione grazie ad una pianta miracolosa del Sud America, quando lei muore - e te pareva!
Comprensibilmente, va fuori di testa.
Ma lei prima di lasciare questa triste valle di lacrime ha scritto un libro che narra del conquistador innamorato della sua regina, del regno in pericolo e dell'Albero della Vita che cresce solo nella terra dei Maya, unica speranza di salvezza. Il suo ultimo desiderio? Ha lasciato il libro incompiuto perché vuole che lui scriva l'ultimo capitolo.
Aaaargh!!! Dolore-lacrime-disperazione-dammi una lametta che mi taglio le vene!

Che però non è mica tutto così semplice, eh... perché ogni tanto appare il pelato chiuso nella bolla che mangia la corteccia dell'albero o si tatua con una stilografica, oppure il conquistador che vuole fare fuori un inquisitore, e poi ci sono salti spazio-temporali che nemmeno Star Trek.
Porca miseria, almeno metti una dissolvenza!

Mi resta un dubbio atroce: ma cosa rappresenta il pelato (se rappresenta qualcosa)??
È Hugh che ha trovato l'Albero della Vita e quindi vive in eterno, soffia una Big Babol da guinnes dei primati e si spara verso la nebulosa dalle mille bolle blu per riunirsi con la sua amata?
Sì. Ma è in manicomio che si sogna tutto o rappresenta il suo percorso psico-spirituale verso l'accettazione della morte e del grande ciclo della vita e bla bla bla?
Ok, non è che ci sia molta differenza...


La Scena Incomprensibile: il sacerdote Maya trafigge il conquistador, però poi gli appare il pelato, fluttuante e meditante, allora il sacerdote offre la sua gola al conquistador e lui, che non è scemo, lo ammazza... e dopo scopre l'Albero della Vita, ne beve la linfa e non muore più (il conquistador), e pensa di vivere in eterno e rivedere la sua amata, però è fregato perché gli crescono le piante da tutte le parti e muore sepolto da un campo di fiori, non è la rosa non è un tulipano, ma mille papaveri rossi.
Cazzo, se lo sapevo non passavo dal mio pusher!

Wikipedia mi informa che il regista prima ha girato π - Il teorema del delirio e Requiem for a dream, e i supervisori degli effetti speciali si sono ispirati a 2001: odissea nello spazio.
Ah, ecco.

Ora è chiaro perché ho messo quel titolo alla recensione, no?
Nemmeno a me.







Sentenza: 6, ovvero la prossima volta noleggio Harry ti presento Sally, e bon...

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