27 luglio 2009

RecenZione: Australia

Soggetto inquisito: Australia, di Baz Luhrmann



Australia, da non confondere con L'Australia, è un film lunghissimo costato 160 milioni di dollari.
Si, centosessanta.
E non è neanche venuto tanto bene.
Due ore e 45 minuti di film, per dirla in termini casalinghi sono come i Rotoloni Regina: non finiscono mai!



La trama è qualcosa di abbastanza complesso, quando credi che tutto sia finito, il peggio ha ancora da venì!
In poche parole è questo, durante la seconda guerra mondiale, lady Sarah Ashley una pallidissima aristocratica, snob e dall'urletto di terrore facile, parte per l'outback australiano, dove il marito le ha lasciato in eredità un sacco di mucche.
Perchè la fattoria e le mucche, non cadano in mano agli avvoltoi che hanno ucciso suo marito, con l'aiuto del mandriano Drover, la donna guiderà questa mandria dalla fattoria a Darwin.
Pleonastico dire che prima-durante e dopo il viaggio, Drover e Sarah s'innamoreranno.


Bravissima la Kidman e degno di nota anche Jackman.
Quando parlo di "nota", intendo il fatto che per esigenze di copione lo vediamo sempre sudatissimo, abbronzatissimo e a pettonudissimo.
Sempre con foulardino della salute intorno al collo, molto Crocodile Dundee, meno fico, ma più bello.
La coppia in sè però non mi è piaciuta, l'ho trovata estremamente forzata e poco credibile, quasi un ossimoro.
Verso la fine lui si rammollisce un pò, lei nelfrattempo è diventata meno schizzinosa per cui a quel punto e solo a quel punto, i due si possono vedere insieme.

Forse.
Non consumeranno, o almeno non lo vediamo.
In realtà, alla fine non si vede niente a parte tutte quelle mucche.

E comunque io non immaginavo che delle vacche potessero creare tanti problemi.
A parte che in Australia, ci sono più mucche che terra, e più di quante mente umana possa concepire.
Chissà quanto si saranno mangiati i gomiti gli australiani, quando il signor McDonald ha lanciato la catena di fast food!

Comunque, per costo, durata e temi trattati si direbbe un colossal, io che sono acida ma onesta, ve lo vendo come polpettone.
Alla fine non è un brutto film, è quel profondo baratro che lo divide in due parti ricucite insieme alla cacchio che lo fa sfigurare.
Il primo tronco, in cui più o meno vediamo lo sbocciare dell'amore e sistemare la questione vacche, è divertente, drammatico a volte, ma molto scorrevole.
Il secondo invece è da attacco di panico, non c'è verso di farlo finire.

Siccome mi hanno detto che sono troppo cattiva, per cavarmi d'impaccio faccio così, vi consiglio di vederlo, va bene!?
Una volta sola, dopo i pasti e molto attentamente così non avrete bisogno di rivederlo.

Mai più!

Sentenza: 7, ovvero scommetto cosa vi pare, che ai titoli di coda, sarete già nella quarta fase REM

2 commenti:

Just Alice ha detto...

LOL
È paradossale leggere così tante "mucche" in una recensione su Australia, con la Kidman e Jackman di mezzo. Ma ho l'impressione che hai colto nel segno! U_U

Giuls ha detto...

E' un documentario sulla transumanza del bestiame e non l'hanno detto a nessuno.
La Kidman e Jackman non sono altro che una cornice, una spalla per le mucche.
Peraltro secondo me le loro capacità interpretative sono sottavalutate...
Quelle delle mucche dico!

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