28 luglio 2009

Oh amore! Tu per me sei come il pranzo di Natale, come il rutto di Capodanno, come le pulizie di Pasqua!

Soggetto inquisito: La rivolta delle ex, di Mark Waters




Non guardate me: era il Giovedì Solo Donne e la scelta era tra quello e Outlander.

È pur vero che le commedie romantiche mi fanno venire l'orticaria, ma giuro - giuro - che non sono partita prevenuta.
Davvero!



Innanzitutto vorrei chiedere una cosa ai produttori: cari Brad e Jonathan, ci siete o ci fate?
Avete prodotto una riedizione del Canto di Natale di Dickens e l'avete mandata nelle sale a maggio. A maggio.
Cos'è, avete studiato all'Accedemia del Pirla? Oppure vi si è bloccato il calendario di Windows Vista?

E vabbè... andiamo al sodo.
Questa commediucola parte in maniera apparentemente normale, ma presto scivola nel banale, passa attraverso una raccapricciante fase Harmony Magie di Natale e finisce come una pubblicità della Barilla.




Converrete con me che recensire questo film è come sparare sulla Croce Rossa. Ma qualcuno deve pur fare questo sporco lavoro, no?

Protagonisti:
Connor, fotografo figone sciupafìmmine, e Jenny, amica di famiglia dolcissima-purissima-levissima.
Ambientazione: matrimonio natalizio tra Paul, fratellino cuccioloso di Connor, e Sandra, la sua fidanzata in perenne sindrome premestruale.
Il tutto condito con gli amici nerd di Paul e una sfilza di gnocche che Connor, seguendo le orme di zio Wayne, non esita a sedurre (le gnocche, non i nerd).
Notevoli le sue tecniche di seduzione, talmente raffinate che Casanova gli fa un pippa. Parliamo di un incrocio tra Fonzie e il geometra Calboni, con il soavoir-faire di Er Monnezza.



Volevo definirlo tamarro, se non fosse che non voglio offendere i tamarri, allora ho optato per "Tamarroide" - ogni assonanza a qualsivoglia malattia rettale è puramente casuale.

Insomma, il matrimonio di Paul è imminente, ma Connor non crede nell'ammmore, dunque sente l'irrefrenabile impulso di rompere i coglioni.
Peccato solo che gli altri non sentano un impulso altrettanto irrefrenabile di giocare a domino con i suoi denti, per cui ci toccano altri 100 minuti buoni di film.

A causa delle sue birichinate, il Tamarroide riceve la punizione divina, ovvero gli piombano in camera i tre Fantasmi: quello delle sue Donne Passate, quello delle sue Donne Presenti e quello delle sue Donne Future.
Segue avvincentissima storia della sua vita, dalla quale, se si riesce a stare svegli, si desume che lui è così stronzo perché alla festa delle medie non ha avuto le palle di invitare Jenny a ballare, dalché lei s'è rotta di aspettarlo e ha finito col concedere il suo primo e unicissimo bacio al bullo della scuola.
State pensando quello che sto pensando io?

Non è meraviglioso come una commedia romantica possa riportare alla mente David Boreanaz in versione Cupido macellaio?

Ma proseguiamo in questo mare di melassa.
Mentre lui farebbe meglio a chiamare i Ghostbusters, Jenny è corteggiata dalla versione palestrata di Obama.
Appena Brad appare sullo schermo, il primo pensiero è che forse, per una volta, non sarebbe poi così terribile scadere nel cliché della damigella scopabile.
Ma i gusti son gusti, e infatti lei, invece di slinguarselo come avrebbe fatto una persona sana di mente, si piange addosso perché non riesce a dimenticare il Tamarroide, nonostante dieci anni prima l'abbia sedotta e abbandonata come tutte le altre.
"Sigh! Sob! Ci ricasco ogni volta che lo vedo! Buu-huuu! ç___ç "
Rabbrividiamo.

Di banalità in banalità, si giunge alla catarsi finale.
"Lo ammetto, vostro onore, sono stato un cattivone! Ma ora ho visto la luce, so che l'ammmore esiste e la donna della mia vita è qui, sotto il mio naso... è Jenny! Oh, besame Jenny, besame mucho!"
E il bello è che lei ci crede! Sono tutti e due lì, sull'altalena, in mezzo alla neve... e si lovvano perdutamente... infrangendo ogni speranza di un vero Happy End.
"Ops! Un terribile incidente, Paul... tuo fratello è scivolato sulla catena della mia altalena. Scusa, dov'è Brad?"

Sarebbe stato divertente.
Peccato.




Sentenza: 5, ovvero Ugo Fantozzi saprebbe dare una buona definizione

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