30 settembre 2010

RecenZione: Bitten

Soggetto inquisito: Bitten, di Kelley Armstrong



Scelto da Just Alice, comprato e letto da me.
Mi ha fatto compagnia per tutte le 6 simpatiche ore di treno da casa di Alice alla mia e tra ritardi e caldo torrido, probabilmente devo a lui gran parte della mia sanità mentale (il che è tutto dire).



Da quel giorno son ormai passati 3 mesi e onestamente non sono in grado di riproporvi la trama saturata dalle mie solite uscite fuori luogo.
Per questo, siccome sono in debito con lei per un sacco di cose, ma soprattutto per le buone parole che ha sempre per me, vi rimando al sito di un'amica, la Zia Artemisia che ha dedicato a Bitten una recensione come si deve, mica come le mie.

Eccola qua.

Io mi limiterò a spendere due parole giusto per non fare la figura della nullafacente disperata e soprattutto per cercare di convincervi a leggerlo (no cioè chissenefrega, se non lo leggete non è che mi offendo!).

Prima di tutto, nonostante sia il primo romanzo dell'autrice è scritto bene e benchè probabilmente le stesse cose un altro le avrebbe dette in 100 pagine meno, la dettagliatissima documentazione e relativo sbattimento sono lapalissiani nella caratterizzazione dei personaggi e nelle evoluzioni delle varie vicende lupesche.
Tanto di cappello.
La protagonista Elena, non è una squinzia incompatibile con la vita, ma una giovane lupa-mannara coi controcazzi, anzi è l'unica donna lupo sulla faccia della terra (a parte quella ghignaccia, ex fidanzata di quello che si buttava dalle scogliere e sfregiava le fidanzate, ma questa è un'altra saga).

Poi ecco.
Le copule, son copule.
No sospiri e sorrisi sghembi.
C-O-P-U-L-E.

La vicenda è per ovvi motivi distante dalla realtà (non per le copule) ma non per questo non-credibile, al contrario è calata perfettamente nel mondo reale nel rispetto delle leggi della chimica, della fisica, del piano inclinato, del teorema di Pitagora, di Marco Ferrandini e dell'intelligenza dei lettori.
Che a voi magari non ve ne frega niente ma per me è importante.



Sentenza: 8, ovvero occhio Stephanie, questa te se magna!

7 commenti:

Anonimo ha detto...

Ok, rispetto a Twilight è quasi un capolavoro, ma sono l'unica a cui questo libro non è piaciuto più di tanto?! >.< Prevedibile che più prevedibile non si può ç_ç Nyme

Giuls ha detto...

Si si assolutamente telefonatissimo però è coerente nei contenuti, mentre leggevo era come vedere un film...ci sono un pò tante menate evitabili, questo l'ho detto però tutto sommato c'è di peggio dai!:)

Artemisia ha detto...

Ciao Juls!
ammappate! che gentile sei stata a linkare la mia recensione, mi sono emozionata! Ma tante grazie!!!

Comunque, non hai nessun debito, ci mancherebbe pure! Le buone parole scaturiscono meramente dalla mia sincera ammirazione. E se hai dubbi sappi che a:
'Poi ecco.
Le copule, son copule.
No sospiri e sorrisi sghembi.'
mi sono sbellicata e contemporaneamente annegata con il tè!
Saluti e complimenti per la TUA recensione!
un abbraccio da quassù, la Ziaccia

Giuls ha detto...

Grazie sei un tesoro come sempre!!
Un abbraccio da quaggiù...:P

Artemisia ha detto...

Giustamente linkata (come accade ai grandi) sui commenti all ultimo post sul mio blog!
Hugs
la Zia Artemisia

Giuls ha detto...

Grazie mille, non dovevi!!:)
Un bacio

mary ha detto...

i gusti son gusti, io per esempio non reggo lisa j smith pur avendo letto il primo libro di entrambe le saghe...
bitten invece è meraviglioso...più che controcazzi... non ne leggevo da mesi di libri cosi. basta adolescenti piagnucolose e depresse...

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