18 marzo 2010

RecenZione: Alice in Wonderland (3D you're nuts!)

Soggetto inquisito: Alice in Wonderland, di Tim Burton



Ebbene ieri sera finalmente ci sono riuscita, dopo tanto penare, l'abbiamo visto.
E uno dei film più attesi dell'anno non si può non commentare.




Partiamo dalle premesse:
  • mi era stato sconsigliato più o meno caldamente dalla quasi totalità delle mie amicizie cinefile;
  • io non sono un'amante del genere, il mix col 3D si prefigurava come la peperonata di cozze prima del footing!;
  • dato il mio approccio logico alle cose, Alice nel Paese delle Meraviglie, mi ha sempre dato sui nervi.
Detto questo, il film mi è piaciuto, o quantomeno lo pensavo molto peggio.

Avrei fatto volentieri a meno del 3D, questo sì, perchè gli occhialoni apposta sopra i miei mi danno più fastidioso del singhiozzo e poi onestamente questa nuova frontiera non è ancora a livelli da strapparsi le vesti voglio dire.

Cioè, lo capisco in uno splatter come ai tempi fu
San Valentino di sangue perchè era un film bruttissimo e il 3D dava quel "quid" che ti invogliava effettivamente a rinunciare ad una pizza per buttare 10 euro al cinema.
Ma sia in
Avatar, che in Alice quest'estrema necessità di vedere le cose come se uscissero dello schermo, personalmente non l'ho sentita...che poi occhio eh, sia mai che i picconi, gli uccellacci o il gatti ve li ritrovate davvero in collo!!!
Insomma entrare in un film per me è tutta un'altra cosa.


Ringrazio il cielo che non mi abbiano ripropinato la storia di Alice come l'avevo letta da bambina perchè proprio non l'avevo capita allora e non mi era rimasta nel cuore, il rischio abbiocco sarebbe stato imminente.

La rivisitazione intesa come ritorno della bambina cresciuta mi è parsa interessante e mi ha anche inquietato
nonpoco .
Intendo la cosa del tornare in un posto in cui siamo stati da piccoli ma che poi negli anni abbiamo rimosso, e quel qualcosa che si smuove in noi quando per caso lo riscopriamo ed è come se non fossimo chi crediamo di essere perchè chissà quanto altro non sappiamo di noi stessi.

No, non ho sniffato la benzina, oggi ho provato gli Uniposca.


L'Alice adolescente, anche se interpretata da una quarantenne, torna nel Paese delle Meraviglie per scampare al matrimonio combinato con un tizio inguardabile. E coi capelli rossi.

La caduta nella tana del Bianconiglio, vista attraverso 4 lenti non la consiglio al mio peggior nemico, non mi finiva più.
Maldimare a mina!
Chi era con me ha chiesto dove avessi comprato quel bellissimo fondotinta verde.

E finalmente l'arrivo nella giungla, i fiori parlanti che nel cartone erano spettacolari, qui erano in perfetto stile Burton così come il Bianconiglio e i gemelli PincoPanco e PancoPinco, inquietanti e insopportabili come li ricordavo.

Delusione immensa per lo Stregatto, bello esteticamente ma dall'estro burtoniano mi aspettavo altro, è relegato ai margini della vicenda, e mostra pochissima della sua pazza personalità.
Stesso discorso per il Ciciarampa, un esserino insignificante anche rispetto ai disegni dell'Oracolo, ma dico, se non avevano voglia di farlo grosso in computer-grafica, potevano farlo più piccino anche nel disegno, no?!


La tipa che interpreta Alice non mi è piaciuta, o meglio soprattutto mi ha stancato la menata del ripetere fino a 5 minuti prima della fine "No ma questo è un sogno!".
Roba da pazzi, ma quanto scema sei?!

...eeeeh bionde!

Invece mi è piaciuto Depp, ripassabile anche conciato così, tranne quando fa la danza della Deliranza che pareva tornato dalla festa della tarantella di Barletta, triste è dire poco.

Ottimissima la Bonham Carter, ma lei mi piace sempre.
La Hathaway bellissima, fino alla stucchevolezza.

Ma il mio nuovo mito personale è il leprotto marzolino,un pazzo scatenato, ogni volta che lanciava una tazza pensavo di morire!




Insomma riassumendo: non aspettandomi niente, odiando il 3D, amando all'incirca Tim Burton ma amando di più Depp, apprezzando il mondo sotterraneo ricreato, e la storia stravolta, concludo dicendo che promuovo pienamente Alice in Wonderland.
Però non parliamo del finale buttato in caciara, lotta con il drago a parte, io sarei rimasta col Cappellaio...altro che andare in Cina con la zattera!!!



Sentenza: 7.5 ovvero,la stessa differenza che c'è tra un corvo e una scrivania!

1 commento:

Anonimo ha detto...

non credo che il film sia una libera rivisitazione di Burton di "Alice nel paese delle meraviglie" perchè è proprio tratto da un altro libro "Attraverso lo specchio" sempre di Carrol in cui Alice adolescente ritorna nel paese delle meraviglie.
comunque si hai ragione, anche conciato così. anche con un sacchetto del pane in testa. complimenti per il blog!! ciao

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