20 agosto 2009

RecenZione: Ultimatum alla terra

Soggetto inquisito: Ultimatum alla terra, di Scott Derrickson



Queste serate film-spazzatura mi manderanno ai matti.
E per certe serate, c'è solo una via d'uscita: "Who you gonna call?! Blockbusters!".
Chiaro come un albino.
Però comincio ad assodare che se un film è abbinato al sostantivo-aggettivato-nome proprio-punto e virgola, "blockbuster" quasi sicuramente, è un obrobrio.
Anzi.
Ci potete scommettere che è così.



Ultimatum alla terra non solo si proclama a gran voce alfiere di questa già mondiale verità, ma è oltretutto un film estremamente hippie.
Non che sia un male, ma tutta questa integrazione, questo zero stupore davanti ad una navicella spaziale, tutto sto volemosebbene anche se noi terrestri siamo stronzi, non mi è parso il massimo.
Per non parlare del fatto che gli alieni sono tra noi per rammentarci di fare la raccolta differenziata e di riutilizzare le buste della spesa.
Non blasfemo neanche questo.
Ma farci un film.
Un film, che per giunta pretende di essere ritenuto bello.
Eddai, non ci allarghiamo.

Comunque la trama è scontata assai.
Scontata per me equivale a dire brutta, sapevatelo.

Tutto iniziò sull'Himalaya.
Posto da lupi. Già qui.

Insomma sull'Himalaya si va a cercare lo yeti, le stelle alpine, thò.
No. Agli alieni serve DNA umano.
Andare ad una sagra pareva brutto si vede, e così, l'Himalaya.
Eh oh.
Parrebbe impossibile ma lo trovano, merito del fortunello di turno, lo scalatore della domenica, Keanu Reeves.
E insomma lo clonano e Keanu migliora in Klaato, il quale un tot di anni dopo torna sulla terra con l'amico di sempre Gort, un frontale tra Ciclope e Mastrolindo, che funge da antifurto e da fischietto per cani.

Nelfrattempo la NASA ha convocato con largo anticipo, circa 72 minuti, tutti gli scienziati occhialuti del paese, e però anche una dottoressa in Astrobiologia.
Si, astrobiologia.
Fatto non credibile ai tempi della Gelmini...
Questa Helen Benson occhi verdi, ex top model, vedova con figlioletto abbronzato e rompiballe è la nostra triste ultima speranza.
Infatti nonostante nessuno lasci parlare Klaato, alla fine lui ce la fa a dirci cosa c'è venuto a fare
nottetempo a Central Park in quella palla rotante.
E sarà lei a toccare le corde del suo cuore di liquido amniotico.

Signori allacciatevi le cinture, sedetevi e tenetevi forte, perchè il resto dell'universo- quindi comunista!- ha stabilito che, siccome la terra è il nostro pianeta solo teoricamente, in pratica è patrimonio della via Lattea, allora o smettiamo di trattarlo a pesci in faccia o ci estinguono.
Ci ammazzano. Tutti. Anche i bambini.
Ma la cosa non stupisce perchè i comunisti i bambini li hanno sempre mangiati.

E così senza neanche concederci il beneficio del dubbio, la terra viene invasa da delle bestie bruttissime, grilli o cavallette bioniche tipo, che iniziano a sterminare il genere umano partendo proprio dagli Stati Uniti (maledetti comunisti!).
Chi mai ci salverà?

Ma il solito Klaato, che in pratica se la canta e se la suona.
Nel delirio di onnipotenza infatti, scorge l'astrobiologa e il figlioletto piangenti sulla tomba del marito/padre e si commuove.
Colpito da un attacco di Alzhaimer juvenilis, d'un tratto ci ripensa, tira fuori il Raid e secca le cavallette assassine.
Rimonta sulla palla rotante e tante care cose.
L'umanità ancora una volta è salva.

E le povere cavallette??


Sentenza: 5 ovvero, un film che vi colpirà i coglioni a 3 x 10 alla settima metri al secondo


2 commenti:

Luigi vatta ha detto...

hauhauhauahuahuahuahauhauahuhuahau piegato in 2 questa è la migliore che hai fatto!!!

Giuls ha detto...

Addirittura!!
Boia deh

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...