11 agosto 2009

RecenZione: Un gioco da ragazze

Soggetto inquisito: Un gioco da ragazze, di Matteo Rovere



Gente tremate, le bullette son tornate!
Non lasciatevi ingannare dai teneri faccini gioviali di queste tre pulzelle.

Non è un film dell'orrore.

Cioè, fa paura ma non in quel senso lì!




Grazia, Graziella e grazie al c@##
@ (da sinistra), oltre ad essere più bianche dell'about:blank, sono vestite uguali perchè vanno ad una scuola privata.
Eh i papi c'hanno i soldi!
Sono inoltre affette dalla ATS, meglio nota come Anna Tatangelo' Syndrome per la quale tendono a dimostrare 30 anni di più della loro età effettiva.


Anna a 8 anni

Queste tre essenze del nulla, sono perennemente ecstasyate e si divertono a rovinare le vite altrui.
Ogni tanto slinguano tra di loro.


Il loro habitat naturale sono le discoteche toscane, soprattuto i bagni dove le trovate in ginocchio davanti a uomini con le braghe calate oppure sul cesso a vomitare con le dita fino nel pancreas.
Porteranno anche una loro amica a tagliarsi le vene, ma a loro non importa.
In compenso, citano a memoria le interviste di Paris Hilton e Kate Moss.
Il loro sogno è quello di portarsi a letto tutti gli uomini del mondo.

Non mangiano, mai!



In fila per la comunione

Quando non sono a strusciarsi addosso a tutti i pali che trovano, vanno a scuola a leggere Vanity Fair e a maltrattare prof e compagne.
Fanno del terrorismo, e la cosa le soddisfa.

Non esiste nessuno in grado di controllarle.
Tutto il mondo è ai loro piedi.
WOW!
Dei maschi non ne parliamo, sono tutti degli invertebrati, amebe involute, governate dal cavallo dei pantaloni.

Padri compresi.
Che schifo.

In due parole è la lista della spesa delle malefatte di tre manici di scopa che reggono l'anima coi denti.

Sono più che altro disgustata.


La storia è veramente brutta.
Se pensate di poterla reggere, accomodatevi.



Sentenza: 4, ovvero ma i genitori, qualche sana calcagnata a sti regazzini no eh?!

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