3 agosto 2009

RecenZione: Prey, un film sostanzialmente brutto

Soggetto inquisito: Prey- la caccia è aperta, di Darrell Roodt



Va bene che è estate e la gente davanti alla tv ci sta poco, ma trasmettere e per di più in prima serata, puttanate del genere mi sembra una scelta abbastanza infelice.
Tuttavia qui in terra etrusca il digitale ancora non è arrivato e bisogna fare coi santi vecchi...per cui a cena con noi ieri sera, c'era Prey.

Film con bollino rosso, alle 20:45 su Italia Uno...sai che paura, e infatti mia nonna è ancora convinta di aver visto il Mercante in fiera.



La storia è stupida quanto lineare, oltre che già vista pari pari ne Lo Squalo I II III IV.
Solo che qui invece del pesce ci sono i leoni.

Tom Newman, porta i due figli e la nuova moglie in Sud-Africa per farli sbranare dai leoni.
Non li sopporta proprio più.
La figlia adolescente
fa polemica su tutto e non accetta la matrigna, che peraltro avrà 3 anni più di lei ed è ovviamente una top model mancata.
Il fratellino minore ha 10 anni ma ne dimostra 4, è un piccinaccolo che rompe di continuo!
Il padre pover'uomo con la scusa del lavoro, li carica tutti e tre sulla jeep più kitsch del creato, insieme ad un cretinetti però figo, che farà loro da guida nei 5 minuti e mezzo prima di essere sbrindellato.


Tutta la storia ha luogo per colpa del bimbetto cagacazzi che fatti 100 metri, deve fare pipì.
Il ragazzo-guida ridacchia e gli dice: "Vai a farla là, tra quei cespugli dove c'è l'erba alta, così noi non ti vediamo, ma i leoni si!
Io ti aspetto qui ben lontano, con la baionetta del mio trisnonno, che ogni tanto si inceppa e che mi scordo sempre di caricare!
Ah a proposito, vi ho mai raccontato di come sono rimasto orbo da un occhio per cui finchè le cose non mi sono a 20 cm dal viso, è sicuro che le manco!?"

E infatti le mancò!

Tranquilli che non si vede niente, evinciamo che il cretinetti sia morto dagli spezzoni di inseguimenti tra leonesse e le gazzelle di Thomson prese da Quark e montate alla cazzo con un pò di pommarola di Suor Germana.
Fatta fuori la guida che in un eccesso di zelo (...e poi si fa sbranare!), aveva con sè le chiavi della macchina, i tre superstiti si ritrovano a passare la notte chiusi dentro, circondati dai felini assetati di sangue!

L'unica speranza di essere salvati è che qualcuno segua le tracce lasciate dai pneumatici, dato che stranamente, l'unico cellulare che hanno, non prende!
Appena finito di dirlo, inizia a piovere che Dio la manda, e l'acqua cancella la pista.
Adesso si che sono del gatto!

Almeno le chiavi le ritrovano, però essendo un branco di idioti le usano male.
La donna infatti si mette al volante e mantendendosi sui 200 all'ora, nemmeno per scherzo prova a tornare indietro, no!

Si infila tra i rovi, salta burroni e finisce abbracciata all'unico albero in mezzo alla savana dietro il quale, manco a dirlo, ci risono i leoni!

Eh ma allora ditelo!


Sempre in Sud-Africa ma non si sa dove, Tom disperato si rivolge al solito cacciatore rude, maleducato e senza scrupoli che solo al binomio "Guardi lei non sa chi sono io. Io sono ricco", accetta di aiutarlo nelle ricerche della famiglia.
Si, certo che morirà!


Nella jeep dei Kiss intanto, gli altri tre rischiano innumerevoli volte la vita, incontrano perfino dei bracconieri che saranno bastardi ma pur sempre uomini d'esperienza, e...macchè creperanno anche loro.
Sti tre disgraziati mietono più vittime della guerra!

Tutti quelli che si offrono di aiutarli tirano il calzino, sono anche peggio della Fletcher!!


E' senza dubbio la cosa migliore da fare

C'è poi da dire che il film sfida tutte le leggi dell'etologia, della logica e della fisica.
Tuttavia si ritrova pienamente in tutte le leggi di Murphy.
Quanti animali commestibili non-dentro-una-jeep ci saranno nella savana? Tanti.

Ebbene non si vedono altro che leoni.
E questi leoni che non sono idrofobi, non sono vampiri frustrati o altro, non vedono altro che gli umani, preferibilmente biondi!


Ma proprio quando tutto sembra perduto, ecco spuntare il padre dalla collina che si catapulta giù, dribblando le leonesse come Ronaldinho dribblerebbe un arbitro.
Giunge dai suoi bambini, solo che la porta è chiusa con la saldatrice e un leone gli picchietta già sulla spalla, così qual è la cosa più sicura da fare?, naturalmente sgattaiolare tra le ruote, che li le bestie non c'arrivano davvero, non hanno mica gli artigli nelle zampe!

Nel mentre continua a dialogare con quelli comodamente seduti in macchina, del tempo, della Borsa e delle mezze stagioni.


Siccome il film rischiava di durare quasi un'ora, il regista preso dal panico, ha capito che bisognava tagliar corto, per cui mentre la matrigna rimane in macchina con un accendino e una tanica di benzina a fare da esca, gli altri furbacchioni salgono sugli alberi, perchè i felini è risaputo, non sono bravi ad arrampicarsi!


Comunque intanto tutti gli altri leoni, sono evaporati (oh ragazzi in Africa c'è caldo!), e lei astuta come una faina, fa saltare macchina, leone e mezza savana!
Cazzo, almeno Brody quando fece esplodere lo squalo, non distrusse un ecosistema!

Uomini morti, cadaveri di animali ovunque, la terra bruciata, e tutto in virtù di quei quattro deficienti che tornano a casa a braccetto.
Disarmati.
E a piedi.



Sentenza: 3, ovvero l'unica specie in pericolo, è il cervello del regista!

3 commenti:

Charlie Paul ha detto...

...da sottolineare la frase " insieme ad un cretinetto però figo" XD !!! . Il film per fortuna non l'ho visto! Prima o poi ci dovremo aspettare un film sul "Delfino Curioso... assassino! " XD
Purtroppo non è vero che le menti di certe registi sono una specie a rischio....

Giuls ha detto...

Uno dei film più brutti che abbia mai visto!
Ma la gente non si vergogna!?Mah!

Just Alice ha detto...

I cervelli degli sceneggiatori d'estate vanno in ferie - e a volte non ritornano.
E questo è uno dei parti, fratello di mostri come "Paura ad alta quota" e "Formiche assassine".
Io la tv d'estate faccio come se non esistesse.

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