13 maggio 2009

Chi non ricorda il passato è condannato a ripeterlo.

Soggetto inquisito: X-Men le origini: Wolverine, di Gavin Hood




Premessa - ovvero "come rendere ovvio che questa recensione non sarà esattamente obbiettiva":
1) Sia chiaro che non ha avuto assolutamente il minimo peso il fatto che per metà del film Hugh Jackman, con la sua barba incolta e i capelli scarmigliati, lancia sguardi biechi alla telecamera, e che per l'altra metà del film corre qua e là mezzo nudo e sudato trucidando i cattivi in un turbinio di lame, sangue e forza bruta (Freud avrebbe avuto molto da cogitare).
2) A titolo di cronaca, ciò che mi ha spinto a vederlo è la pura e innocente necessità di informazioni: dopo 3 film in cui vigeva il Mistero Quasi Totale sul suo passato, non potevo non placare la mia curiosità sulle origini di Wolverine vedendo questo prequel/spin-off, tutto qui.
Davvero!

Vabbè, non sono brava a mentire...

Allora, a mia discolpa dirò che è palese il fatto che gli autori abbiano giocato sul personaggio di Logan per renderlo il più erotico possibile, in modo da attirare non solo i soliti 4 nerd che vanno a vedere i film per criticare le differenze con i comics e i ragazzini assetati di violenza, ma anche il pubblico femminile.
Provare per credere: chiedete ad una qualsiasi creatura di sesso femminile tra i 14 e 74 anni, e saprà ripetervi come un mantra vita, morte, miracoli, altezza, peso corporeo, taglio della barba, piega dei capelli, lunghezza delle lame (e a questo punto farà commenti lascivi rievocando la scena di Rogue involontariamente trafitta), lega metallica dell'adamantio e abbigliamento di Wolverine. Dopodiché chiedetele cosa sa di - chessò? - Nightcrawler, e vi fisserà con sguardo ebete.

Ma adesso smettiamola di sospirare, gentili lettrici, e di sbuffare, gentili lettori, e veniamo alla vera e propria recensione.
Mi scuso in anticipo ma, per evitare di spoilerare troppo, dovrà essere necessariamente stringata e tagliuzzata qua e là.

La storia narra le vicende di Logan/Wolverine dalla sua infanzia, quando ancora aveva un nome normale e una famiglia, fino agli eventi che lo portarono alla totale perdita della memoria.
Scopriamo così la sua età effettiva, le sue vicende famigliari (che sembrano uscite da un Harmony, perché nessuno mi ha mai detto che esiste una collana
Harmony Mutanti?), il quando-dove-come-perché i suoi poteri si sono manifestati per la prima volta, e tutto quello che ha fatto e chi ha incontrato nella sua lunga vita.
Ci vengono inoltre spiegati esattamente i retroscena del famoso esperimento che lo portò ad ottenere l'invulnerabile scheletro di adamantio. E qui c'è un colpo di scena, perché... *rullo di tamburi*... sì, Logan perse la memoria in quel frangente, ma non
a causa dell'esperimento... paura, eh?!

Jackman è bravo, come al solito. Vedendolo in altri film quasi non sembra che sullo schermo ci sia lo stesso attore!
Attraverso le esperienze che vive e le scelte che fa, il suo Logan mostra delle sfaccettature che chiariscono meglio il personaggio, nel quale si immedesima molto bene. Basti pensare che riesce a far comprendere, senza diventare patetico, le difficoltà che il personaggio ha sempre avuto nel cercare di avere una vita normale a dispetto della sua stessa natura. Il titolo della recensione rievoca proprio quello che sembra un ciclico, drammatico ripetersi degli eventi nella sua vita, nonostante lui cerchi di cambiarla con tutte le sue forze.
Infine, ho apprezzato come è stato gestito il passaggio traumatico dal Logan consapevole al Logan senza memoria.

I personaggi secondari sono numerosi.
Ne conosciamo alcuni che, per vari motivi, non compaiono negli X-Men ambientati circa 10 anni dopo. Altri personaggi invece vi compaiono e qui scopriamo le circostanze in cui hanno già intrecciano la loro vita con quella di Logan. E infine conosciamo anche dei personaggi che forse - come spera più di qualcuno - un giorno rivedremo: Remy LeBeau alias Gambit, per citarne uno.


Ma... non è finita qui!
Ebbene sì: è previsto un sequel. Dovrebbe uscire nel 2011 e chiarire cos'ha combinato il nostro Logan nel periodo tra la perdita della memoria e l'incontro con gli X-Men.

Vi ho incuriosito? E pensate che la 20th Century Fox non mi paga nemmeno!



Sentenza: 7.5, ovvero quasi perfetto, aspetto a dare un giudizio definitivo quando vedrò la seconda parte

1 commento:

Giuls ha detto...

Una domanda sola...perchè Will.i.am.?
Di tutti gli attori che ci sono al mondo, perchè lui?
Perchè?

Ops, le domande sono 3...

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