14 maggio 2010

RecenZione: Daybreakers

Soggetto inquisito: Daybreakers- L'Ultimo vampiro, di Michael e Peter Spierig



Siccome vi avevo promesso una tregua dal fantasmagorico mondo dei non-morti, e io della parola data me ne sbatto spesso e volentieri, sono qui per illuminare la vostra quasi sicuramente uggiosa giornata, con la recensione dell'ultimo filmone sui vampiri.



Diciamo subito che ai più non è piaciuto, che se girate in rete trovate soprattutto stroncature o critiche acidognole (mica come le nostre...) atte a far passare Daybreakers come un altra roba di emo-fantascienza di quelle che proprio non se ne può più.
E invece io non l'ho trovato così male, non imperdibile, ma ok.

Vi ricordate la recensione di Trueblood?!
Certo che no, eccola
qui.
Bene, Daybreakers è lo step prima di Trueblood, mò vi spiego.


In un'epoca contemporanea alla nostra, il vairus del vampirismo diffusosi non si sa come, ha contagiato la quasi totalità della popolazione mondiale e i pochi scampati o si sono fatti contagiare per guadagnarsi l'immortalità o sono costretti alla vita da fuggiaschi per evitare di finire in un piatto accompagnati da patate arrosto, oppure in un laboratorio-frigorifero come rifornimento.

Che poi io il grosso problema del farsi trasformare non l'ho capito, va bene che a sto giro i non morti hanno solo soldi e macchinoni, niente superpoteri, niente cascate di glitter, niente "infigamento" post-trasformazione (nel senso che sei un cesso ci rimani anche dopo, non è che...); insomma a diventare vampiro ci guadagni solo gli occhi gialli, un'allergia alla luce e poi va bè, vivi per sempre, ci mancherebbe.

Epperò in questo 2019 ipotetico, si è ricreata una società perfetta, teen-agers cannati sugli skatebard, barboni, chioschetti che fanno frappè di sangue umano, per intendersi, loro sono noi. E noi siamo loro. Figata nevvero?!.



Fin qui è tutto molto bello, se non fosse che oh, a forza di succhiarci ci hanno ridotto ai minimi termini, e siccome gli animali ci fanno un pò schifo, per i vampiri son cazzi.

Da adesso inizia il film, il nostro paladino è Ethan Hawke un vampiro ematologo, buono, vegetariano, pro-umani, bla bla bla.
Un Gandhi de noartri per dire.

E dicevo questo scienziato agli ordini di un vampiro senza scrupoli ma coi quattrini, sta cercando di produrre un surrogato di sangue umano per permettere alla razza umana di ripopolare la terra.

Finchè un giorno incontra Elvis (Willem Dafoe), un ex vampiro che dopo una forzata esposizione al sole, è riuscito a tornare umano.
Allora Edward inizia la crociata pro-riconversione ma...dal cilindro usciranno un sacco di casini che se ve li racconto vi rovino la surprise.

Bello l'inizio, un pò striminzito il finale.
Horror ma non splatter.

Contrariamente a quel che dicono in tanti io non mi sono annoiata nemmeno un pò anzi...lo reputo fatto piuttosto bene anche dal punto di vista degli effetti speciali.




Sentenza: 7.5 ovvero, dopo i vampiri che vogliono tornare umani, le ho sentite tutte!

2 commenti:

215 ha detto...

in sala molta "gente" l'ha criticato (i soliti bimbiminchia)
a me è piaciuto..
l'ultima parte l'ho trovata divertente come "dal tramonto all'alba".
positivo!

Giuls ha detto...

I bimbiminchia li aspetto con ansia il 30 giugno per l uscita di Eclipse, il caro Edduccio lo faccio a polpette!

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