Avevo aspettative veramente alte riguardo a questo film che poi è una roba alla "Matrix", alla "Avatar", alla Second Life e alla qualcos'altro che adesso non mi rinviene.
In sostanza c'è questo scienziato che crea dei Surrogati cioè dei cyborg praticamente indistruttibili che collegati all'operatore vivono in tutto e per tutto al posto suo mentre questo è disteso su tipo un lettino abbronzante.
Non ci sono più omicidi, la vita è più sicura, comoda e quindi migliore.
Succede però che lo stesso scienziato di prima, deluso dall'uso massivo dei suoi robot crea un vairus per distruggerli e ridonare agli esseri umani la vita vera.
Ovviamente che il virus l'ha creato lo scienziato ve l'ho detto io perchè si scopre nel finale, tutto il film ruota su questo, l'indagine di Bruce Willis anzi prima del surrogato e poi sua in prima persona, per scovare il colpevole e salvare l'umanità da se stessa!
Non mi è completamente dispiaciuto, anche se mi aspettavo qualcosa di più forte e incisivo.
Mi sono identificata per tutta la durata del film coi i "dissidenti" cioè quella minoranza che difende strenuamente l'esistenza in carne e ossa con la sofferenza e il piacere del tutto reali, e che per questo si scontrano in diverse occasioni con il resto del mondo.
La storia dei surrogati è una figata ma dopo un pò mi sarei rotta le palle, oltre che dilatarmi all'imponderabile e non passare dalle porte!
Insomma è un film che si lascia guardare ma che alla fine ti sprona anche a riflettere su come viviamo la nostra vita incatenati alla tecnologia e siamo sempre più dipendenti da essa.
E' comunque innovativo e anche abbastanza psichedelico.
La cosa più bella credo sia il pupazzo di Bruce 'Ken' Willis: non si può vedere, quasi quanto Brad Pitt coi colpi di sole in Burn After Reading (se non sapete di cosa stia parlando, meglio così!)
In sostanza c'è questo scienziato che crea dei Surrogati cioè dei cyborg praticamente indistruttibili che collegati all'operatore vivono in tutto e per tutto al posto suo mentre questo è disteso su tipo un lettino abbronzante.
Non ci sono più omicidi, la vita è più sicura, comoda e quindi migliore.
Succede però che lo stesso scienziato di prima, deluso dall'uso massivo dei suoi robot crea un vairus per distruggerli e ridonare agli esseri umani la vita vera.
Ovviamente che il virus l'ha creato lo scienziato ve l'ho detto io perchè si scopre nel finale, tutto il film ruota su questo, l'indagine di Bruce Willis anzi prima del surrogato e poi sua in prima persona, per scovare il colpevole e salvare l'umanità da se stessa!
Non mi è completamente dispiaciuto, anche se mi aspettavo qualcosa di più forte e incisivo.
Mi sono identificata per tutta la durata del film coi i "dissidenti" cioè quella minoranza che difende strenuamente l'esistenza in carne e ossa con la sofferenza e il piacere del tutto reali, e che per questo si scontrano in diverse occasioni con il resto del mondo.
La storia dei surrogati è una figata ma dopo un pò mi sarei rotta le palle, oltre che dilatarmi all'imponderabile e non passare dalle porte!
Insomma è un film che si lascia guardare ma che alla fine ti sprona anche a riflettere su come viviamo la nostra vita incatenati alla tecnologia e siamo sempre più dipendenti da essa.
E' comunque innovativo e anche abbastanza psichedelico.
La cosa più bella credo sia il pupazzo di Bruce 'Ken' Willis: non si può vedere, quasi quanto Brad Pitt coi colpi di sole in Burn After Reading (se non sapete di cosa stia parlando, meglio così!)
Sentenza: 7, ovvero occhio che passare le giornate su facebook è solo l'inizio!!
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