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13 maggio 2011

Sono Thor, quello della Bofrost!

Soggetto inquisito: Thor, di Kenneth Branagh


I film tratti da fumetti, libri, canzoni per quel che mi riguarda partono con un grosso handicap.
Ma per Thor le cose sono peggio.
Perchè Thor è innanzitutto, un film in 3D.
La mia idiosincrasia per il 3D nasce sostanzialmente dal fatto che sono miope, molto miope (e anche un paio di altre cose) e per il fatto che nel 90% dei casi è preso e messo lì per darti l’impressione che una freccia o il cofano di una macchina o un mandarino, ti si conficchi davvero in fronte quando poi in realtà stupidino non è mica possibile, siamo al cinema.

Ommioddio, è così...probabile!!

Per dire, se è una moda fantastico, fatevela passare altrimenti se io poi un film me lo scarico nessuno mi deve rompere i coglioni.
Perchè voi mi dovete spiegare come faccio a guardare un film, che mi è peraltro costato 8 euri e la benzina per arrivare al cinema, con dei filtri neri recanti ditate altrui, sopra ad altri occhiali che grazie a meccanismi a me sconosciuti fanno sì che la luce e le immagini, in seguito a capriole e salti nel fuoco arrivino in un certo modo alla mia retina.
Così, ieri sera mi sono vista 2 ore di film con la parte inferiore dello schermo totalmente coperta dal riflesso delle mie guance in quei cazzo di occhialetti.
E’ una cosa che farebbe venire il malditesta a chiunque.
Che poi dici paghi di più epperò gli occhiali te li tieni, NO!
Ti aspettano fuori con la bacchetta e la manina tesa.

E poi il 3D tira fuori il peggio di me.
Per esempio a un certo punto succede che per non so quale motivo, Thor si aggira a petto ignudo per un tempo infinito (2 minuti).
Va detto che Thor è ottenibile piazzando la faccia di Brad Pitt sul fisico di Undertaker, il risultato sono dei bicipiti imbarazzanti, un numero sovrumano di capezzoli e giuro, almeno un paio di tartarughe.
Ecco qui ho perso interi dialoghi, punti salienti senz’altro.

“Secondo te, cosa sta dicendo?”
“Macchemmefrega!”

Se Thor fosse un bel film, direi che non lo è anche solo per questo motivo, in realtà mi va di lusso perchè posso dire la verità, è mediocre a prescindere.
Adesso io non lo so il fumetto, chiamate un nerd, un fumettaro o che ne so, a farvi una recenZione seria, io che sono un’ignorante presuntuosa vi dico che se siete della mia stessa parrocchia, questo film non vale i vostri soldi.

Uno dei tanti motivi è che è tutto un clichè.
Odino c’è.
E’ mezzo ciecato, ed è nemico giurato di gente blu.


E ha 2 figli di cui uno lo si identifica subito come clamoroso corno.


Il primogenito biondo (tinto), perfetto e legittimo in realtà è un cazzone che fa la cappella di andare a muovere guerra a quelli blu, il padre scazzato allora tira la catena e lo manda sulla terra dove, con una facilità impressionante, si innamora di una pseudo-scienziata dopo averle scarabocchiato il quaderno, intanto il fratello moro e illegittimo trama alle sue spalle per poi morire facendo una faccia degna della miglior Barbra.


Thor allora torna su col martello e tutto, e vive felice e contento ma senza la scienziata, che però continuerà a cercarlo perchè una martellata non le avrebbe fatto schifo.


Poi va bè intorno ci sono dinamiche interessantissime tipo l'infarto di Odino, gli amici di Thor che scendono vestiti da cosplayers dei Power Rangers per salvarlo da un uomo di latta chiamato con uno slancio di creatvità "il Distruttore" che alla fine viene accartocciato come una lattina di Pepsi dal solito martello.

...shono Maciste!

Ma in pratica non muore nessuno, a parte il fratello suicida.
Che poi m'ha fatto una tenerezza infinita, cioè stava a rosicà perchè era adottato però insomma, poverino!
Il momento più toccante? Quando il ponte tra Asgard e gli altri mondi viene aperto come una mela e il portinaio rimane senza un'occupazione.
Alla fine non dico che il film è fatto male, solo che è telefonatissimo, banalotto e scontato. Come se facessero che ne so, un film sull'eterna lotta tra Hello Spank e Mini Pony.


Sentenza: 6,5 ovvero però quando è uscito con la camicia da boscaiolo ero perdutamente sua!

4 agosto 2009

30 giugno 2009

Sasso, carta o Watchmen?!

Soggetto inquisito: Watchmen, di Zack Snyder



Un paio di recensioni fa, esordivo dicendo che per commentare un film tratto da un'opera letteraria, romanzo, saggio breve che sia, sarebbe opportuno avergli dato almeno una sfogliata.
Sono anche del parere che un film non possa essere fatto solo per gli intenditori, per gli appassionati, per i fumettari, o per le harmonyste.

Sennò ci mettete fuori un cartello con scritto: "V.A.C.N.H.L.e/oA.I.F."ovvero Vietato A Chi Non Ha Letto e/o Apprezzato Il Fumetto.


12 settembre 2008

And that's all folks!

Soggetto inquisito: PANDALIKES, di Giacomo Bevilacqua



Ha un non-so-che di Clavin e Hobbes, no? Ma è - oserei dire - una delle trovate più originali in cui sia mai incappata.
Cioè, non ridevo così per un fumetto dai tempi di Alan Ford... il che è tutto dire!
Non c'è altro, quindi buona lettura!



Sentenza: 8, ovvero ad Alice piace quindi l'ha aggiunto ai links
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