Soggetto inquisito: Hyperversum, di Cecilia Randall
Primo capitolo di una trilogia, Hyperversum narra la storia di 5 ragazzi dei giorni nostri che, mentre giocano nella realtà virtuale di un videogame (Hyperversum, appunto), a causa di un "incidente telematico", si ritrovano catapultati nel tempo e nel luogo programmati: la Francia del XIII secolo.
La trama può sembrare banale, ma non lo è affatto, sopratutto per come è trattata dall'autrice, che non scade nei luoghi comuni e non lascia niente al caso.
Tuttavia... sai quando ti alzi da tavola e ti dici che, be', sì, ti sei saziato, però... non è in quantità che difetta, ma la qualità che...
E non riesci a darti una spiegazione, per cui resti sola con il tuo "mah".
Ecco, Hyperversum mi ha lasciato questa sensazione... la sensazione del "mah".
È carino, per carità. Scritto bene, scorrevole... e ha anche dei pregi: è storicamente attendibile, accurato (ma non pedante) nelle descrizioni, fedele nelle ricostruzioni. Insomma, si fa leggere.
Il problema, forse, è che si sente che la mano è femminile. Cioè, lungi da me fare discriminazioni di genere, però un romanzo di stampo fantasy-storico scritto da una donna è raro e la cosa si nota.
Nonostante l'ambientazione, l'autrice punta sull'interazione e i rapporti tra i personaggi più che sull'azione... il che porta a dare molta introspezione, e la cosa rende il tutto inaspettato e strano. A tratti è piacevole e a tratti fastidioso. Comunque, è decisamente diverso dai soliti romanzi di questo genere.
L'unica vera pecca: la protagonista femminile, che per i miei gusti è un po' troppo Mary Sue.
Stentenza: 6?, ovvero darò un giudizio definitivo una volta letta tutta la trilogia
2 commenti:
Hmmm la trama ricorda terribilmente un altro libro (vecchiotto a dire il vero) che ho letto ma era un pò diverso...
come idea di basare il tutto sulle relazioni tra i personaggi, non sembra affatto male ma la realizzazione finale temo non mi coinvolgerebbe come vorrei... sigh.
A me era piaciuto davvero molto... ma per il secondo della saga aspetto l'edizione economica :P
Purtroppo, che la protagonista femminile sia molto Mary Sue... hai fin troppo ragione X_X Devo averlo scritto anche io nella mia recensione scritta chissà dove...
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