26 settembre 2008

La mediocrità non conosce nulla di più alto di sé

Soggetto inquisito: Disturbia, di Rihanna






C'era una volta una giovane e talentuosa (?) fanciulla portoricana, tutta ebano e opali e lineamenti felini.
Esordì raccattando le canzoni scartate dalle colleghe più famose e pretenziose, e presto cominciò a mietere successi a destra e a manca, vincendo premi e spopolando in metà del globo terraqueo.
Ella è ora considerata l'erede di Beyoncé - roba di cui vantarsi, eh! - tuttavia fin dall'inizio ha sembrato mostrare la fantomatica "marcia in più" (= le sue canzoni si adattano meglio ai remix da discoteca).

Rihanna già mi stava qui - sì, avete capito dove - quando cantava S.O.S. (Rescue Me), che è l'unica canzone che digerisco... figuriamoci quando ha cominciato a sfornare roba come Don't Stop The Music o Shut Up And Drive.
Su Umbrella sono combattuta: salvarla o no? Ha il merito di aver ispirato ai Vanilla Sky la cover/parodia che noi sappiamo... ma una parodia val bene un'estate di sfracellamento di maroni con quella canzone fissa in radio e su MTV, alternata solo da (orrore e raccapriccio) Tiziano Ferro che canta "e Raffaella è mia mia mia"?

Comunque, aldilà dei (non) meriti passati, ora mi sento di dire basta.
Pacatamente, serenamente. Basta.
Ma c'è qualcuno che ha ancora il coraggio di chiamarlo R'n'B? Gli album passano e le sue canzoni sono sempre più disco!
E io ne ho un po' le ovaie piene di sentirle... perché quando metto su MTV è per sentire qualcosa, qualsiasi cosa, ma non roba disco (sì, esiste qualcuno al mondo a cui non piace, probemi?).
Cioè, se avessi voglia di sentire quella roba, me ne andrei in discoteca, no?
Capisco che la Regina del pop ha lanciato la moda, ma ora non è che tutti devono mettersi a fare quella merda di musica solo per imitarla.
Poi, che Rihanna possa risparmiarsi di fare musica a priori, è un'altro discorso.



Sentenza: 3, ovvero quando si dice "braccia rubate all'agricoltura"

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